martedì 31 marzo 2009

Telefilm!

Pur avendo poco tempo a disposizione, non ho abbandonato una delle mie passioni: i telefilm. In particolare in questo periodo sto seguendo What About Brian, Six Degrees, Senza Traccia, Criminal Minds e Cold Case. Conto di recuperare la quarta serie di Lost e di cominciare con Dexter e Brother&Sister..ma dove recupero il tempo per vederli?.....

lunedì 30 marzo 2009

Per fare una buona pizza


Avevo già parlato del mio cibo preferito, ovvero la pizza, ma ora le dedico un post ancora più dettagliato, con i consigli per prepararla in casa. Ecco il link: pizza.it ...buon appetito!

venerdì 27 marzo 2009

Muay thai: storia


Di seguito un articolo perso dal guerriero.it:
La boxe thailandese è nata nell'antico Siam, e le sue origini, come del resto per gran parte delle arti marziali, si perdono nel passato più remoto. Ecco il motivo per cui non troviamo notizie storiche realmente attendibili.

In Oriente la culla delle forme di lotta note comunemente come arti marziali è stata l'India; ed è proprio in quell'immenso sub continente che inizia la storia di una popolazione che risale a oltre 2000 anni or sono. Quella che sarebbe diventata la razza Thailandese allora chiamata la tribù degli AO-LAI.

Dal 200 A.C. proprio dal Nord dell' India gli AO-LAI iniziarono una lunga migrazione attraverso il Tibet orientale a Sud fino alle ricche vallate della provincia dello Yunnan nella Cina meridionale. Poi continuarono a spostarsi spingendo i confini dell' Impero in tutte le direzioni, fino a migrare nuovamente verso Sud; a questo punto il popolo degli AO-LAI si divise in tre gruppi: Gli Shan, che si stabilirono nella parte settentrionale di Burma, gli Ahom si diressero ad Est fino a raggiungere il Vietnam, mentre gli AO-LAI veri e propri si fermarono prima nel bacino del fiume Mekhong e da lì si mossero ancora verso Sud in quello che sarebbe diventato il regno del Siam.

Ma per mantenere il loro territorio i Thai furono sempre in guerra per oltre mille anni con i loro nemici, i Tibetani, i Burma, i Cinesi ecc..Prima dovettero combattere gli abitanti originali delle terre da loro occupate, tribù aborigene, ma subito dopo si trovarono a doversi difendere da una minaccia ben più grave quella del potente impero dei Khmer.

I KHMER avevano il più forte e ricco impero del Sud Est asiatico, con territori che andavano dal Vietnam al Laos, alla Cambogia e parti della Malesia e di Sumatra. I loro guerrieri erano una vera e propria casta chiamata " NAYAR".

I THAI provenienti dal Sud della Cina si stabilirono praticamente nella parte Nord dell' impero dei Khmer ed ovviamente si trovarono a scontrarsi. Nonostante l'inferiorità numerica i guerrieri Siamesi riuscirono nel 1238 a conquistare una grande capitale di provincia dei Khmer vicino all'odierna Sukhothai. Fu lì che stabilirono il primo regno ufficiale del Siam sotto il governo del Re Ramkhamhaeng.

La storia dell' Arte Marziale Thailandese è stracolma di battaglie, guerre e di gesti eroici di mitici guerrieri. Tra i più famosi si ricorda Naresuan il Grande (1590-1605) il principe nero alla metà del XVI secolo, fu sotto il suo regno che il popolo Siamese venne soprannominato "la razza delle otto braccia". La Muay Thai era già notissima da secoli. In quel periodo quest'arte diventa parte integrante dell'addestramento di tutti i soldati.

Con il regno di Pra Chao Sua (1703-1709), soprannominato "il re tigre", ci fu un periodo di generale pace e benessere, tale che il popolo Thailandese poté dedicarsi alle sue attività favorite, tra cui la pratica di quest'arte che divenne in breve tempo uno dei passatempi più diffusi ed amati.

Naturalmente i combattimenti a quei tempi erano diversi da come adesso li conosciamo: gli atleti si proteggevano le mani con delle strisce di cuoio, mentre i genitali erano coperti con una conchiglia, fissata con della stoffa. Non esistevano categorie di peso così come ci sono adesso. Il combattimento durava fino a che uno dei due pugili non perdeva i sensi.

Fino all'inizio del secolo scorso, 1921, la Muay Thai era materia obbligatoria nelle scuole

Qualche anno dopo, Intorno al 1930, la Muay Thai ha subito alcune restrizioni nelle sue regole ed in particolare è stata resa più sportiva, tralasciando la parte più marziale, attraverso l'introduzione di regole per la tutela dei combattenti, come l'uso dei guantoni, la suddivisione in categorie di peso, in riprese, ecc.. Queste nuove regole hanno contribuito a ridurre il numero di incidenti sul ring e negli allenamenti, favorendone nel contempo la sua diffusione verso le altre nazioni.

Nel 1939 il nome dato al territorio del regno del Siam fu ( Muang Thai) terra dei thai o terra degli uomini liberi, l'odierna Thailandia. Un cambiamento che interveniva sette anni dopo il passaggio da un regime di monarchia assoluta a una monarchia parlamentare.

giovedì 26 marzo 2009

Il bivio


Quante volte nella vita ci troviamo davanti ad un bivio? Certe volte non ce ne accorgiamo neppure, imbocchiamo una delle due (o più) strade senza neppure rifletterci sopra, perchè ci viene spontaneo. Altre volte invece si tratta di scelte importanti, che potrebbero cambiare radicalmente la nostra vita. E' lì che bisogna tirar fuori il coraggio e non avere paura delle conseguenze e dei cambiamenti che queste scelte comporteranno.

mercoledì 25 marzo 2009

Playlist di inizio primavera

Ravviviamo questo inizio di Primavera con un po' di musica!

- Barcelona - Giulia y Los Tellarini
- Il regalo più grande - Tiziano Ferro
- Far Behind - Eddie Vedder
- Riprendere Berlino - Afterhours
- Giggling Again For No Reason - Alanis Morissette
- Fotografia - Nelly Furtado ft Juanes
- My Iron Lung - Radiohead
- Gomma - Baustelle
- Me Voy - Julieta Venegas
- Friday I'm In Love - The Cure

martedì 24 marzo 2009

lunedì 23 marzo 2009

Muay thai: rituali pre-combattimento




Da wikipedia as usual..

Prima di un combattimento alcuni lottatori di Muay Thai effettuano dei rituali: ciò è considerato importante in Thailandia, meno in Occidente ove i rituali sono comunque rispettati come espressione culturale del Paese creatore dell'arte. Alcuni combattenti eseguono i rituali fuori dal ring, altri pregano con il rispettivo allenatore o per conto proprio, per esempio toccando le corde del ring 3 volte. I thaiboxer si arrampicano sempre fino all'ultima corda del ring mentre vi entrano, nella cultura Thai, infatti, la testa è considerata più importante dei piedi. È importante ricordare di avere sempre la testa davanti al piede mentre si entra sul ring. Una volta dentro il lottatore va al centro del ring e si inchina verso ogni lato. A questo punto comincia il rituale del Wai Kru (o Wai khru ram muay). Il Wai Kru di solito inizia con il lottatore che cammina intorno al ring in senso orario, inteso come una specie di "navigazione del ring", inteso a dimostrare che il combattimento è solo ed esclusivamente tra i due combattenti presenti. Il rituale è insieme pratico e spirituale: nel senso pratico è una ginnastica che riscalda i muscoli e prepara il corpo al combattimento. Nel Wai Kru ci sono diversi movimenti e passi che un lottatore dovrebbe fare prima del combattimento insieme allo stretching. Alcuni movimenti imitano per esempio un cacciatore, un soldato, un esecutore. Alcuni utilizzano il rituale per spaventare il proprio avversario, di solito eseguendolo intorno ad esso, ma in un senso più profondo il combattente dimostra devozione religiosa, umiltà e gratitudine. Trascendendo le limitazioni fisiche e temporali, apre se stesso alla presenza divina e gli permette di infondere il suo cuore e il suo spirito. Nei tempi antichi il rituale era inteso a dimostrare devozione al Re e al proprio mentore, oggi la devozione è rivolta all'organizzatore dell'incontro e all'allenatore. Il rituale da inoltre al combattente la possibilità di prendere del tempo prima dell'incontro per raccogliere le idee e concentrarsi. Dopo la danza, il combattente va verso l'allenatore che rimuove il Mongkon e il Pong Malai. L'incontro comincia dopo un ripasso generale delle regole da parte dell'arbitro e un colpo amichevole dei guantoni tra gli sfidanti.

venerdì 20 marzo 2009

Barcelona


Porque tanto perderse tanto buscarsa sin encontrarse
me encierran los muros de todas partes

Barcelona te estás equivocando no puedes seguir ignorando
que el mundo sea otra cosa y volar como mariposa.

Barcelona hace un calor que me deja
fría por dentro con este vicio de vivir mintiendo
que bonito seria tu mar si supiera yo nadar.

Barcelona Y mientras está llena de cara de gente extranjera,
conocida, desconocida … y vuelta a ser transparente.

No insisto más Barcelona
si no es cosa de tus ritos tu laberinto extrovertido.

No he encontrado la razon porque me duele el corazon
porque es tan fuerte que sólo podré vivirte en la distancia
y escribirte una cancion.

Te quiero Barcelona

Barcelona es poderosa

giovedì 19 marzo 2009

mercoledì 18 marzo 2009

Muay thai: terminologia basilare



Lezione numero 4 ;-) (sempre da Wikipedia):
  • Nak Muay - Studente di Muay Thai
  • Nak Su - Indica il guerriero Muay Thai
  • Kru - Istruttore o allenatore
  • Ajarn - Maestro o istruttore (più avanzato del Kru)
  • Wai Kru (translitterato in Whai Kru) - È un rituale eseguito prima delle competizioni. Il combattente effettua tre allungamenti longitudinali, al terzo si concentra, pensando a qualcuno che gli è particolarmente caro. Il rituale serve come dimostrazione di rispetto verso la famiglia, l'esercizio fisico e l'insegnamento.
  • Ram Muay - Il Ram Muay è il rituale pre-combattimento eseguito dopo il Wai Kru. È una danza che il combattente esegue seguendo la musica tradizionale. Nei tempi antichi, il Ram Muay era usato come riscaldamento prima di un incontro, ora invece viene effettuato subito prima del combattimento.

lunedì 16 marzo 2009

venerdì 13 marzo 2009

Muay thai: diffusione


Terza puntata dedicata alla muay thai (fonte sempre Wikipedia):

La Muay Thai si diffuse fin dal 1500, nei primi tempi di pace del popolo Siamese, quando i cittadini organizzavano manifestazioni ed incontri: era la pratica preferita dai civili, sia per divertimento che per difesa personale (Mae Mai Muay Thai). Allora si combatteva senza regole, senza categorie di peso, senza limiti di tempo, fino alla sottomissione, all'incoscienza o, tragicamente, alla morte di uno dei contendenti. Non si usavano protezioni a parte una conchiglia a protezione delle parti intime e una corda avvolta intorno alle nocche. A volte questa veniva intrisa in una specie di colla e in polvere di vetro, trasformando gli incontri in autentici bagni di sangue.

La vera connotazione di sport come lo intendiamo noi fu data alla Muay Thai durante il regno del re Rama VI nel 1921 (corrispondente all'anno B.E. 2464), con l'introduzione dei guantoni e di regole affini a quelle della boxe occidentale, già allora molto popolare sull'onda del colonialismo. Il re comandò il generale Praia Nontisen Surentara Pahdi di costruire uno stadio nel Suan Kulab college e di organizzare competizioni ogni sabato. Negli anni la Muay Thai si è evoluta verso la dimensione sportiva, giungendo oggi a noi come una disciplina sportiva completa, che non ha perduto le sue caratteristiche antiche, i suoi riti dai significati sociali e religiosi, arricchitasi però dell'aspetto ludico.

In Thailandia quest'arte marziale è considerata sport nazionale, e gli incontri offrono notevoli possibilità di guadagno ai ragazzi che vi si cimentano. È stato osservato più volte che mentre i Thai si battono spesso, almeno agli inizi per mettere insieme pranzo e cena, gli stranieri, i cosidetti farang che praticano la Muay Thai, lo fanno più che per i pochi soldi in palio, per la gloria. Nella maggior parte degli incontri, e particolarmente in patria, i thai hanno saputo far valere la loro superiore esperienza rispetto ai farang. Qualche combattente occidentale ha saputo però superarli anche a casa loro, come ad esempio il leggendario olandese Ramon Dekkers. In generale gli occidentali mostrano un certo vantaggio nella tecnica pugilistica rispetto ai thai, i quali appaiono invece insuperabili per mobilità, rapidità, resistenza e nell'uso sapiente e micidiale della corta distanza, dei gomiti e delle ginocchia. Ultimamente lo sport si è aperto anche alle donne, e con successo: dalla difesa personale all'agonismo il passo è stato breve per non poche ragazze, soprattutto in paesi come Olanda e Francia (già supremi a livello europeo nel settore maschile) e nel mondo anglosassone, ma anche in Giappone e, superando le resistenze tradizionali, in patria. Fra le atlete menzioniamo la francese Valerie Henin e l'olandese Saskia Van Rijswijck.

Nonostante oggi sia considerato uno sport a tutti gli effetti, il Muay Thai è considerata tra le più dure ed impegnative specialità tra gli sport da combattimento. Difatti, come accennato, è permesso percuotere con tutte le parti del corpo (tranne la testa) la quasi totalità dell'avversario ed è possibile effettuare alcune proiezioni. In particolare i thaiboxer sono temuti per l'utilizzo dei colpi di gomito, permessi quasi esclusivamente in Thailandia per la loro pericolosità.

In Italia la Muay Thai è giunta per la prima volta nel 1979 col maestro Stefano Giannessi e oggi attraversa una fase di sviluppo. Negli anni "90 alcuni atleti italiani si sono fatti notare in campo internazionale. Una recente polemica sta contrapponendo i sostenitori della versione "standard" della Muay Thai a quelli della Muay Boran. Quest'ultima, portata in Italia da Marco De Cesaris, costituisce una sorta di summa delle tecniche tradizionali andate via via perdendosi con l'emergere di una Muay Thai inevitabilmente "occidentalizzata" dalle regole imposte dagli anni Venti in avanti e dal contatto con il pugilato. Le tecniche tradizionali ricercate nel corpus di conoscenze dei maestri thailandesi e riportate in auge sotto il nome di Muay Boran vengono poi divise in stili regionali: Muay Tha Sao (nord), Muay Korat (regione dell'Isan o nordest), Muay Lop Buri (regione centrale), Muay Chaiya (sud). Dice una frase tradizionale: Punch (pugno) Korat, Wit (astuzia) Lopburi, Posture (posizione) Chaiya, Faster (velocità) Thasao. Ognuna di queste scuole regionali ha contribuito nel tempo allo sviluppo dell'arte nel suo complesso.

La muay thai sportiva è promossa in Italia dalla Federazione Italiana Muay Thai di Davide Carlot, presidente e delegato ufficiale per la IFMA Italia, unica federazione internazionale riconosciuta dal GAISF-CIO, partecipa annualmente con la propria squadra nazionale ai campionati mondiali di questa disciplina.

giovedì 12 marzo 2009

OKTAGON 2009

Mancano due giorni all'Oktagon, l'evento italiano di sport da combattimento più importante dell'anno.
Non so ancora se riuscirò a presenziare per questioni logistiche, ma farò il possibile per non mancare! Per chi fosse interessato: Oktagon 2009

mercoledì 11 marzo 2009

Vivo in un irrequieto sognare

Nulla mi lega a nulla.
Voglio cinquanta cose allo stesso tempo.
Bramo con un'angoscia di fame di carne
quel che non so cosa sia-
definitivamente l'indefinito...
Dormo irrequieto e vivo in un irrequieto sognare
Di chi dorme irrequieto, mezzo sognando.


(da Lisbon Revisited - Fernando Pessoa)

martedì 10 marzo 2009

Muay thai: mitologia tradizionale


Continuo il percorso riguardante la muay thai cominciato con il post precedente (fonte: Wikipedia):

Essendo tramandate in origine oralmente, le storie legate alla Muay Thai sono spesso circondate di un alone leggendario. Una importante leggenda popolare racconta che Nai Khanom Thom, principe ereditiero del regno del Siam nell'attuale Thailandia, fu fatto prigioniero dai birmani; si guadagnò la libertà impressionando il re birmano, battendo a mani nude dieci tra i guerrieri birmani più forti. Alcune versioni sostengono che egli abbia vinto, oltre alla sua libertà, anche quella di tutti i prigionieri che erano con lui.

Questa leggenda mostra come per chi pratichi la Muay Thai la figura di Nai Khanom Thom rappresenti lo spirito stesso del combattente, del Nak Muay: colui che non si arrende davanti alle avversità e che con coraggio e determinazione domina gli eventi. La tradizione ha fissato quel giorno al 17 marzo, che è diventato il giorno della Muay Thai.

Un altro sorprendente personaggio della tradizione Thai è il cosiddetto "Re Tigre", il cui vero nome era Pra Chao Sua. Si racconta che durante il suo regno, agli inizi del settecento, questo sovrano si recasse nei villaggi sotto false spoglie per trovare combattenti da affrontare e misurare così le sue capacità.

lunedì 9 marzo 2009

Muay thai: definizione e caratteristiche



Dedicherò diversi post alla muay thai, un'altra delle mie più grandi passioni. Comincerò con questo, tratto da Wikipedia:

La Muay Thai (in lingua tailandese มวยไทย) nota anche come Thai Boxing o Boxe Tailandese, è uno sport da combattimento che ha le sue origini nella Mae Mai Muay Thai, antica tecnica di lotta thailandese. La Mae Mai Muay Thai studia combattimenti sia con le armi che senza ed era utilizzata dai guerrieri thailandesi in guerra, qualora avessero perso le armi.

Caratteristiche di quest'arte marziale sono i micidiali colpi inferti con tibie (che anni di pratica condizionano fino a renderle durissime), gomiti e ginocchia. La Muay Thai in inglese è nota anche come "The science of the eight limbs" perché impiega otto punti del corpo per colpire: mani, tibie/piedi, gomiti, ginocchia.

Del tutto particolare è il condizionamento da applicare alle parti impiegate per colpire: un processo lungo e piuttosto doloroso per i principianti, che comporta il colpire con frequenza costante sacchi di allenamento di durezza via via crescente. I thailandesi usano addirittura certi tipi di alberi locali dotati di tronco molto flessibile e corteccia liscia, ma sembrano essere favoriti da una struttura fisica di partenza diversa rispetto a quella tipica degli occidentali.

I professionisti Thai, spesso figli di famiglie poverissime, iniziano la pratica dell'arte giovanissimi, facendo i loro primi incontri da bambini, intorno ai 9 anni, per essere considerati atleti pienamente maturi già sui 20. La Muay Thai é per i meno abbienti una via di realizzazione personale e professionale. La preparazione fisica è tra le più rigorose e sfiancanti di ogni sport: i professionisti osservano una rigorosa disciplina allenandosi due-tre ore due volte al giorno per cinque-sei giorni la settimana, correndo o nuotando per chilometri, saltando la corda, eseguendo flessioni su braccia e gambe, trazioni alla sbarra, esercizi per gli addominali e i muscoli del collo (importanti nel chap ko o clinch, un'altra particolarità della Muay Thai, una fase di lotta in piedi per sbilanciare l'avversario o entrare nella sua guardia) e cimentandosi in round dopo round di affinamento della tecnica ai pao o colpitori, il tutto sotto l'occhio attento di esperti maestri ex combattenti, i kru o ajarn. Oltre, naturalmente, allo sparring, condotto con maggiore o minore intensità a seconda del livello raggiunto, della preparazione e della condizione.


venerdì 6 marzo 2009

Buon viaggio..Lacio Drom!

Era il lontano 1995 ed ero poco più che una bambina. Mio padre tornò a casa con una videocassetta, la vidi e gli chiesi di cosa si trattasse. Non penso ti piacerà - mi disse - è una videocassetta su di un gruppo rock. Ma io la voglio vedere - gli risposi - la misi su e da lì mi appassionai ai Litfiba. La Vhs in questione era 'Lacio Drom' e in qualche modo mi ha cambiato la vita. Pur essendo fin da piccolina un'appassionata di musica da quel momento diventai fan dei Litfiba e capii che la musica per me era più che un semplice passatempo, tanto da volerci dedicare la mia futura vita professionale.

giovedì 5 marzo 2009

Madre Natura ha dato il meglio di sè


Su quale sia l'uomo più affascinante sulla faccia della terra non ho dubbi...JUDE LAW su tutti!

mercoledì 4 marzo 2009

Tutto cominciò da un cap..


Da sempre sono una drogata di telefilm e mi capiterà di parlarne spesso.
Oggi vi svelo l'origine di tutto (inteso della mia assuefazione ai serial, in particolare quelli americani), ovvero..Beverly Hills!

martedì 3 marzo 2009

La ricetta del giorno

TAGLIATELLE AI FUNGHI, PROSCIUTTO COTTO E PANNA

Ingredienti per 4 persone:

400 grammi di tagliatelle

300 grammi di funghi misti surgelati

1 spicchio d'aglio

vino bianco quanto basta

sale

pepe

150 grammi di prosciutto cotto

3 cucchiai di panna da cucina

olio d'oliva

Preparazione: In una pentola, mettete lo spicchio d'aglio tagliato a metà che eliminerete successivamente, i funghi tagliati a pezzetti senza scongelarli, salate e cuocete per 10 minuti. Unite una spruzzata di vino bianco fate evaporate, aggiungete il prosciutto, la panna e continuare la cottura per altri 10 minuti. Con il sugo condite le tagliatelle.

lunedì 2 marzo 2009

I love Pizza!

Non ne posso proprio fare a meno..di cosa? Della PIZZA!